Tabaccherie e Stato. Un legame sempre più forte
«Fatti non parole!». I meno giovani tra noi ricorderanno certamente questo famoso slogan pubblicitario televisivo di una nota marca di elettrodomestici, in onda nei Carosello degli anni ’70.
Questo slogan noi, come piccoli imprenditori al servizio dello Stato e della collettività, quotidianamente esposti ad episodi di criminalità predatoria, lo abbiamo fatto nostro nel recente passato per chiedere maggiore sicurezza ed attenzione da parte delle Istituzioni.
Questa attenzione è divenuta reale con una maggiore collaborazione con il Ministero dell’Interno per individuare strategie di prevenzione e contrasto alla criminalità.
Tuttavia, c’è una riflessione che va al di là del mero dato oggettivo della collaborazione tra FIT e Ministero dell’Interno e che vorrei condividere con i colleghi.
Il Ministro Piantedosi, intervenendo con un suo personale messaggio video alla nostra Assemblea, integralmente trascritto nelle pagine interne di questo numero, definisce i tabaccai non semplici commercianti, bensì «punti di riferimento, presìdi quotidiani di legalità e prossimità» il cui lavoro «è anche e sempre più un servizio pubblico».
Il Ministro, però, non solo riconosce alle tabaccherie un ruolo sociale davvero importante, basato su valori fondanti di una convivenza civile e sul radicamento nel territorio, meritevole di crescente attenzione e protezione da parte dello Stato, ma anche alla Federazione un ruolo «prezioso» e da «valorizzare e sostenere» per costruire una condivisa strategia di implementazione delle condizioni di sicurezza in cui possano operare i colleghi.
Il Ministro Piantedosi, insomma, lancia un messaggio chiaro: il binomio Stato-tabaccherie è inscindibile e la Federazione è affidabile e responsabile interlocutore per rafforzare un legame che ogni giorno si consolida sempre di più. Con i fatti, non con le parole.
Grazie, Signor Ministro!
Mario Antonelli