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Zamparelli, STS, al Forum ACADI: «Il futuro del gioco passa dalla rete fisica»

«Il primo capitolo del riordino del gioco si è già compiuto lo scorso anno, con il Decreto Legislativo sul gioco a distanza e sui punti vendita ricariche. Ora però siamo di fronte alla vera sfida: il riordino del gioco fisico. Una questione più complessa, perché intreccia il tema della salute dei cittadini con quello della sostenibilità delle imprese e della certezza per i lavoratori».

Ha esordito così, Emilio Zamparelli, Presidente Nazionale di STS, al Forum di Acadi 2025 appuntamento annuale per la presentazione del Bilancio di Sostenibilità del comparto del gioco pubblico.

Tenutosi, come di consueto, il 17 settembre scorso nella prestigiosa sala conferenze di Confcommercio, in piazza Gioacchino Belli, a Roma, l’evento ha visto la partecipazione di Istituzioni, operatori ed esperti del settore e non è mancata la voce dei tabaccai ricevitori punta di diamante della rete di raccolta, rappresentata per l’appunto da Zamparelli.

Zamparelli, non a caso, ha sottolineato come il legislatore debba puntare su reti qualificate e professionali: «la storia del nostro settore lo conferma; dal Lotto alle scommesse, ogni volta che lo Stato ha affidato la gestione a reti organizzate i giochi sono emersi dalla clandestinità diventando strumenti legali, sicuri e produttivi per l’erario. Dove è mancata regolamentazione, invece, hanno prosperato criminalità e illegalità».

Non ha poi nascosto le difficoltà attuali: «facciamo presto! Il riordino è necessario: non possiamo fingere che lo stato della rete fisica sia roseo. Le restrizioni introdotte da Regioni ed Enti locali hanno colpito duramente i punti vendita, favorendo la desertificazione delle sale e spingendo i giocatori verso l’on line. Eppure, la rete fisica continua a garantire ogni anno un contributo costante all’erario, anche nei momenti più difficili».

Ma Zamparelli ha toccato anche un altro tema sensibile: il divieto assoluto di pubblicità imposto dal Decreto Dignità nel 2018. E lo ha fatto senza mezzi termini: «basta con il divieto di pubblicità! – e ha spiegato – quella norma ha penalizzato soprattutto il gioco fisico, lasciando campo libero a forme opache di promozione su social e canali non regolamentati. Tra influencer e tispster, è praticamente impossibile sostenere che il divieto di pubblicità colpisca anche per il gioco on line. È giunto il momento di ripensare a quel divieto – ha detto ancora – bisogna distinguere tra giochi realmente a rischio e giochi a basso impatto, come quelli tipici delle ricevitorie. L’obiettivo non deve essere liberalizzare senza freni, ma consentire alle reti legali di comunicare in modo trasparente e riconoscibile».

Anche se la prospettiva è delicata, la direzione tracciata è chiara: rimettere al centro la rete fisica, che con la sua capillarità, affidabilità e presidio sul territorio resta garanzia di legalità e sicurezza. «i tabaccai ricevitori – ha detto in chiusura Zamparelli – sono il canale più sicuro e professionale per i giocatori.

Il futuro del gioco pubblico in Italia dipende da come verrà costruito il riordino: non riguarda solo noi operatori, ma l’intero sistema Paese».

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