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Comitato Esecutivo CEDT: “formazione e sostenibilità”

Il Comitato Esecutivo CEDT si è riunito a Bruxelles il 15 novembre scorso per fare il punto della situazione europea sulla regolamentazione dei prodotti del tabacco e dei prodotti di nuova generazione e per discutere sulle prossime azioni da attuare per consolidare il ruolo della Confederazione e della rete dei tabaccai europei nei processi decisionali in atto da parte delle Istituzioni UE.

Sul primo tema i partecipanti hanno accolto con favore la posizione assunta dal Parlamento europeo nel testo del Report sulle malattie non trasmissibili, per il quale si aspetta il voto in plenaria previsto per l’11 dicembre prossimo, che sostiene l’approccio alla riduzione del danno per le future politiche di contrasto al tabagismo.

Se la posizione sarà mantenuta in plenaria, potrà rappresentare un indirizzo chiaro di cui la Commissione europea dovrà tener conto nel processo di revisione della direttiva sui prodotti del tabacco del 2014.

Si è anche brevemente discusso del posticipo della sessione COP 10, la Conferenza delle parti della Convenzione OMS sul tabacco, prevista per la fine di novembre, a causa delle agitazioni sociali in corso a Panama, auspicando che questa sospensione consenta, a tutte le parti in causa, di svolgere una più serena riflessione sui prodotti a potenziale rischio ridotto, che, a quanto sembra, saranno oggetto di particolare attenzione da parte della Conferenza delle Parti.

Il Segretario Generale CEDT nonché Presidente Nazionale FIT, Mario Antonelli, ha sottolineato l’importanza, ora più che mai, di qualificarsi come rete di esercizi responsabili non solo da un punto di vista legale e regolamentare, con una costante attenzione alla formazione permanente, ma anche dal punto di vista ambientale.

In questo senso il recente accordo sottoscritto dalla Federazione con il Ministero dell’Ambiente, il Centro di Coordinamento RAEE e Logista per la raccolta ed il ritiro delle sigarette elettroniche esauste nelle tabaccherie italiane, rappresenta una svolta ed un esempio di caso virtuoso a sostegno dell’economia sostenibile.

I rappresentanti francesi e spagnoli Componenti il Comitato Esecutivo hanno mostrato vivo interesse per il progetto italiano, chiedendo notizie dettagliate in merito per poter tentare di esportarlo nei rispettivi Paesi.

Antonelli ha anche invitato i presenti ad operare una riflessione approfondita sulla possibilità che altre associazioni europee dei dettaglianti dei prodotti del tabacco possano in qualche modo essere parte della famiglia CEDT senza snaturare l’identità della Confederazione ed il modello distributivo proposto, per dare maggior forza alle istanze di decine di migliaia di piccole imprese familiari.

Inoltre, il Comitato Esecutivo, anche alla luce della positiva esperienza del convegno UNITAB a Sofia in Bulgaria, in cui molte associazioni dei coltivatori del tabacco hanno espresso la comune volontà di lavorare assieme alla CEDT per una regolamentazione europea equilibrata, ha tracciato una linea di azione sindacale da proporre all’Assemblea che tenga in considerazione un confronto costante con il settore agricolo e della prima trasformazione del tabacco.

Altro importante tema oggetto di riflessione del Comitato è stato la rapida trasformazione della categoria, sempre più giovane ed interessata a cogliere ogni opportunità offerta dal mercato.

Per questo è essenziale che la Confederazione accompagni questo processo di rinnovamento e modernizzazione con un programma formativo adeguato e con un’attenzione particolare ad ogni forma di sostegno istituzionale allo sviluppo ed al consolidamento delle caratteristiche di insostituibili e polivalenti esercizi di prossimità che oggi sono patrimonio di gran parte delle tabaccherie europee.

Il Vicepresidente CEDT, Philip Coy ed il Tesoriere Miguel Angel Martinez Cuadrado, insieme al Presidente CEDT Peter Schweinswaller, hanno poi rilevato con rammarico che i legislatori dei rispettivi Paesi non hanno ancora ricondotto i prodotti a base di nicotina e le sigarette elettroniche nell’ambito di un unico quadro regolamentare e sotto il controllo e la vigilanza delle Amministrazioni che attualmente già si occupano dei prodotti del tabacco e della relativa rete distributiva. Auspicano perciò che venga seguito l’esempio italiano, chiedendo la collaborazione della FIT con un documento di sintesi per rappresentare ai propri governi i vantaggi di sottoporre tutti i prodotti di nuova generazione ad un unico ente di vigilanza come l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La volontà del Comitato è quella di sostenere questo modello regolamentare anche in sede europea.

Infine, su impulso del Segretario Generale Antonelli, si è concordato di preparare un’indagine a campione per avere un quadro ancor più chiaro della categoria, in modo da rappresentare al meglio le sue istanze e per avere dati aggiornati che forniscano utili supporti alle future azioni sindacali ed ai confronti istituzionali a Bruxelles ed a Strasburgo.

All’orizzonte le sfide che attendono la CEDT sono tante, ma l’entusiasmo e la determinazione non mancano di certo ai Componenti il Comitato Esecutivo.

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