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I tabaccai e le elezioni europee
 
L'Europa che vogliamo

Si avvicina la data delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e poiché gran parte delle leggi che regolano il nostro settore deriva da direttive o regolamenti stabiliti a Bruxelles o a Strasburgo, nel rispetto della nostra identità di organizzazione apartitica abbiamo ritenuto opportuno preparare un agevole inserto da inviare ai candidati europarlamentari italiani.

Oltre a tracciare un quadro sintetico della nostra identità e delle richieste per una regolamentazione più equilibrata sulle materie di nostro interesse abbiamo fornito una sommaria descrizione della Confederazione Europea dei Dettaglianti del Tabacco, di cui la FIT è socio fondatore sin dal 1970, in quanto, attraverso questa organizzazione, vorremmo proporre il nostro sistema distributivo dei prodotti del tabacco quale modello da replicare in tutta Europa per assicurare efficacemente le esigenze di tutela della salute pubblica e quelle erariali.

I tabaccai sono...

Concessionari imprenditori a servizio dello Stato. I tabaccai sono piccoli imprenditori familiari che operano nella vendita al dettaglio in qualità di concessionari dello Stato con il quale sottoscrivono un contratto di appalto, ricevendo un’apposita licenza. Gli addetti sono oltre 150.000 tra titolari, coadiutori ed assistenti.

Capillari. La rete delle tabaccherie in Italia si articola in 55.000 esercizi, aperti 7/7 giorni, che accolgono 15 milioni di cittadini al giorno. Nel nostro Paese c’è una tabaccheria ogni 1.100 abitanti. Nessuna rete è così capillare.

Professionali e qualificati. I neo tabaccai ed i loro coadiutori devono obbligatoriamente seguire un corso di formazione propedeutico ed abilitante alla professione, e, successivamente, periodici corsi di aggiornamento abilitanti.

Garanti di un consumo adulto e consapevole e del rispetto di tutte le norme a tutela della salute pubblica e dell’erario sia per il tabacco che per il gioco pubblico.

Polivalenti. Oltre alla vendita del tabacco ed alla raccolta del gioco pubblico, i tabaccai forniscono vari servizi, molti dei quali di pubblica utilità: pagamento tributi, utenze e sanzioni, ricariche telefoniche, biglietteria ferroviaria, titoli di viaggio, francobolli, valori bollati, carte di credito prepagate. Una vera e propria rete sussidiaria alla pubblica amministrazione.

Cosa chiediamo

Fiscalità. Nella prossima legislatura si affronterà il tema di una maggiore armonizzazione fiscale dei prodotti soggetti ad accisa come il tabacco.

Chiediamo che i nostri Parlamentari sostengano la proposta di una regolamentazione fiscale dei prodotti del tabacco improntata all’equilibrio, per non compromettere definitivamente un settore già in crisi spalancando le porte al contrabbando.

Chiediamo, inoltre, che i prodotti di nuova generazione e le sigarette elettroniche siano chiaramente compresi in questa regolamentazione, con un trattamento di maggior favore rispetto al tabacco tradizionale, in virtù del loro potenziale minor rischio.

Mercato illecito. Il contrabbando e la contraffazione dei prodotti del tabacco sottraggono alle casse erariali dell’Europa oltre 10 miliardi di euro l’anno.

Chiediamo una risposta forte e determinata del Parlamento europeo per contrastare il fenomeno che, oltre a causare ingenti danni al comparto ed agli interessi finanziari degli Stati UE, pone seri rischi per la salute pubblica poiché i prodotti di derivazione illecita non rispettano i rigorosi standard di carattere qualitativo e sanitario stabiliti dall’UE.

Direttiva tabacco. La Direttiva sui prodotti del Tabacco 2014/40/UE ha reso la normativa su produzione e circolazione dei prodotti del tabacco estremamente rigorosa, con impatti negativi su tutto il comparto.

Chiediamo che nella probabile revisione della direttiva, prevista per la prossima legislatura, i nostri Parlamentari si oppongano a misure demagogiche ed inefficaci nel contrasto al tabagismo, salvaguardando una filiera che garantisce ben 14 miliardi di euro annui all’Erario.

Chiediamo che venga proposto quale modello di vendita quello basato su concessioni, che assicura il rispetto delle esigenze sanitarie ed erariali ed è apprezzato anche in ambito OMS.

Prodotti assimilati al tabacco. Oltre al tabacco oggi ci sono altri prodotti come la cannabis light che in Italia ed in altri Paesi europei si stanno diffondendo in assenza di regole chiare. Chiediamo perciò che, qualora il Parlamento UE stabilisse di regolamentare la materia, la distribuzione e vendita al dettaglio di tali prodotti, riservata a persone maggiorenni, sia attribuita esclusivamente a reti di vendita sottoposte a rigidi controlli delle autorità statali, quale quella dei prodotti del tabacco. Tali caratteristiche consentirebbero, quindi, di disporre di un sistema distributivo sicuro e controllato in grado di assicurare la circolazione del solo prodotto legale e autorizzato.

Gioco on line. La nostra rete fisica garantisce importanti risultati in materia di raccolta di gettito e di tutela degli obiettivi di carattere sanitario. La proliferazione selvaggia del gioco on line, tuttavia, mette a serio rischio la tenuta del comparto. In Italia, inoltre, il preoccupante dilagare delle politiche proibizionistiche locali sta inesorabilmente scardinando l’intero sistema di raccolta. Chiediamo maggiore attenzione al fenomeno del gioco online che rappresenta un canale «critico», tanto in ordine all’aggiramento delle singole normative statali per l’organizzazione territoriale della rete di raccolta, col rischio del superamento del sistema concessorio vigente in Italia, quanto in relazione ai rischi per la salute dei cittadini ed all’insorgenza dei fenomeni del gioco d’azzardo patologico.

BOX

Giovanni Risso è Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai e Segretario Generale C.E.D.T.

Nasce ad Imperia il 24 novembre 1937.

Nel 1969 ha inizio la sua attività sindacale in seno alla FIT con la nomina prima a Commissario e poi a Presidente del Sindacato Provinciale Tabaccai di Imperia.

Nel 1971, nominato Delegato Compartimentale della Liguria, entra nella Giunta Nazionale della FIT. Nel 1985 è eletto nel Comitato Esecutivo. Nel marzo del 1991 viene eletto Vice Presidente Nazionale e nel maggio del 1993 viene designato Vice Presidente Vicario.

La sua carriera sindacale raggiunge l’apice nel 1998 con l’elezione a Presidente Nazionale FIT.

È stato per molti anni Presidente CEDT.

Insignito della nomina a Cavaliere al Merito della Repubblica e poi a Cavaliere Ufficiale. È Presidente dell’Ecomap e Consigliere Nazionale Confcommercio.

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