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Omicidio tabaccaio Sant’Antimo

Per la FIT la misura è colma

Il 29 ottobre tabaccai in piazza a Roma per la sicurezza

 

 

 

Ancora un tabaccaio ucciso. Questa volta si tratta del collega Francesco Gaito, ucciso questa mattina a Sant’Antimo.  

 

Un altro collega – dice Giovanni Risso, Presidente della Federazione Italiana Tabaccai - paga con la vita l’insicurezza assoluta nella quale siamo costretti a lavorare. Ci stringiamo attorno alla famiglia del collega, e gridiamo che la misura è oramai colma.

 

La gran parte dei soldi che maneggiamo – continua Risso - non sono nostri, ma dovranno essere versati per i pagamenti. Circa il 90% di quanto incassato dai tabaccai a fronte della vendita dei tabacchi, dei valori bollati, dei giochi e del pagamento di tasse e tributi deve essere riversato allo Stato per conto del quale espletiamo un ruolo di esattori. E non solo lo Stato non garantisce la nostra sicurezza, non solo abbiamo, da mesi, chiesto invano un incontro con il ministro degli Interni, ma dopo le rapine, dopo che i titolari ci lasciano la pelle, lo Stato si presenta a reclamare i propri soldi, quelli che al Tabaccaio sono stati rubati.

Non intendiamo restare inerti, a contare i morti e pagare per le rapine che subiamo - conclude Risso - Il prossimo 29 ottobre i tabaccai italiani sono chiamati a manifestare, a Roma, con la civiltà e la compostezza di sempre, di chi se sente ed è al servizio dello Stato, il proprio dolore e la propria protesta.”

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