E ora acceleriamo...

Lo scorso 15 giugno si è tenuta a Roma l’Assemblea Nazionale Ordinaria della Federazione Italiana Tabaccai.

Anche quest’anno si è trattato di un’occasione di incontro con i vertici della Federazione estremamente importante per fare il sunto del lavoro svolto nel corso dell’anno precedente e porre le basi per quello da svolgere in futuro.

L’intera relazione la potrete leggere nelle prossime pagine di questo numero della rivista ma ci sono alcuni temi sui quali voglio qui porre un’attenzione particolare.

Il successo di Banca ITB innanzitutto che, consolidatosi negli anni, l’ha portata ad essere una realtà all’avanguardia a livello europeo. Tanto che è attraverso di essa che siamo pronti a cavalcare l’era digitale ritagliando, per la nostra categoria, nuove opportunità di sviluppo, anche commerciale, in collaborazione con Terzia.

Altro tema che mi sta particolarmente a cuore, è quello della formazione. Ho avuto più volte conferma del fatto che la nostra sia davvero una categoria responsabile e affidabile e per questo, perché sia universalmente riconosciuta come tale, auspico la creazione di una carta di valori e di un codice etico che certifichino la nostra come una rete al passo con i tempi e aggiornata sui nuovi servizi da offrire alla clientela.

Infine, ma non per importanza, la questione sicurezza. Durante lo svolgimento dell’assemblea abbiamo avuto l’onore di una visita del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che nel suo intervento, non solo ha riconosciuto che la diffusione dei sistemi di videosorveglianza nelle tabaccherie e nelle vie esterne alla rivendita, che permetterebbe alle Forze dell’Ordine di usufruire di un altro importante strumento di prevenzione della criminalità, ma anche che sosterrà le richieste della categoria di fronte al Governo, avviando peraltro immediatamente un tavolo con la FIT per meglio sviluppare il progetto sicurezza.

Per questo suo impegno siamo molto grati al Ministro Alfano.

Noi rispetteremo, come sempre abbiamo fatto, i nostri impegni nei confronti dello Stato. Ci aspettiamo altrettanto.

                                                                           Giovanni Risso