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Occhi ben aperti contro le truffe

Cremona, Brescia, Pordenone, Latina e Torino. Ed ancora, Sondrio, Ravenna, Milano, Caserta, Perugia... sono soltanto alcune delle province dove negli ultimi tempi sono state perpetrate truffe a carico dei tabaccai per svariate migliaia di euro.

Fortunatamente il più delle volte le Forze dell’Ordine, anche grazie alla collaborazione di alcuni rivenditori, hanno assicurato alla giustizia i malviventi di turno.

Purtroppo però, il fenomeno si ripresenta in maniera ciclica e ripetuta in diverse zone della Penisola.

Infatti, nonostante le continue raccomandazioni, ancora oggi alcuni tabaccai cadono nei raggiri degli scaltri truffatori portati a termine sia direttamente presso l’esercizio, che telefonicamente.

Ecco perché, seppur l’argomento sia già stato oggetto di ripetute comunicazioni, è importante non abbassare la guardia e porre la massima attenzione nell’erogazione dei servizi.

Nelle truffe perpetrate in tabaccheria il modus operandi è perlopiù sempre lo stesso: viene richiesta la ricarica di una carta (ad esempio PostePay) e, attesa la conferma dell’operazione da parte del tabaccaio, il malfattore finge di non avere denaro sufficiente. Con una banale scusa quindi si allontana lasciando il tabaccaio di sasso e, soprattutto, costretto a dover onorare il versamento della somma ricaricata.

Nella sua banalità, il raggiro è scongiurabile in maniera altrettanto semplice.

È infatti sufficiente confermare l’operazione soltanto dopo aver riscosso il denaro! Non fatevi abbindolare da facili pretesti. Non confermate mai la transazione senza aver incassato i soldi, magari soltanto per velocizzare il lavoro. La fretta è sempre cattiva consigliera e in questi casi potrebbe costarvi anche piuttosto cara.

Ricordate, inoltre, che nell’erogazione dei servizi finanziari per conto di LIS IP e CartaLis (come le carte prepagate Postepay, Lottomaticard Plus e PayPal), all’atto della richiesta di ricarica è necessaria la verifica dell’identità del cliente, attraverso un documento valido e la coerenza dei dati presenti sul documento con quelli acquisiti attraverso il codice fiscale.

Altro aspetto delicato è quello dei finti tecnici.

A tal proposito, non dimenticate mai che coloro i quali intervengono in tabaccheria per conto di Lottomatica sono dotati di una propria carta servizi. Quindi, nel caso di assistenza prestata direttamente in rivendita, è necessario sempre spengere e riaccendere il terminale e non far utilizzare la propria carta servizi al tecnico per lo svolgimento delle operazioni sul terminale.

Altrettanto importante è fare attenzione ai contatti telefonici nel corso dei quali vengono spesso richieste ricariche delle carte prepagate o dei conti gioco oppure emissioni di codici d’acquisto (servizi a PIN).

Quasi sempre i soggetti che vi contattano per portare a termine una truffa, si spacciano per tecnici od operatori Lottomatica e per convincervi mostrano anche una certa dimestichezza delle funzionalità e delle maschere dei terminali.

È questo l’artificio con il quale conquistano la vostra fiducia.

Ricordate sempre che il personale del Contact Center e i tecnici autorizzati da Lottomatica non chiedono mai di portare a termine una transazione con la stampa dello scontrino finale attraverso l’utilizzo della carta servizi del tabaccaio, dicendo che si tratta di una prova che sarà poi stornata.

In definitiva, attenersi scrupolosamente alle istruzioni operative per i servizi è la prima fondamentale regola che vi consentirà di non cadere in trappola e, oltretutto, di rispettare le disposizioni contrattuali che regolano l’attività di erogazione dei servizi per conto di LIS, LIS IP e CartaLIS. 

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