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Recensioni librarie: venditori di fumo la nostra storia

Ricostruire una memoria storica che parte da lontano per acquisire consapevolezza e riappropriarsi delle proprie radici. È questo l’obiettivo del libro Venditori di fumo, pubblicazione ufficiale della Federazione Italiana Tabaccai, che lo scorso dicembre ha visto la sua seconda edizione.

Sono passati oltre 10 anni da quella precedente e moltissimi sono stati gli eventi che nel tempo hanno finito per aggiungersi alla fitta successione cronologica, che dà l’impostazione al volume e ne costituisce la parte principale.

Un lungo lavoro di ricerca, che traccia sin dalle sue origini la lunga storia della nostra categoria e della sua organizzazione sindacale, corredato da un’ampia raccolta iconografica che ne scandisce le tappe e aiuta ad assaporarne meglio i ricordi, grazie anche al contributo dell’Archivio Storico FIT, custode della nostra storia, che ha permesso che il libro si arricchisse di immagini inedite, documenti preziosi e donazioni rare.

Una storia che parte da lontano e che abbraccia oltre tre secoli: è datata 21 agosto 1655, la prima privativa sul tabacco, ad opera di papa Alessandro VII Chigi, con cui la Chiesa di Roma, non essendo riuscita a contrastare la diffusione del tabacco fissò la disciplina del settore distributivo, introducendo la figura del tabaccaio.

Nel libro emerge come nel tempo i tabaccai abbiano sempre dimostrato spinte rappresentative forti e coese, consentendo così la costituzione di organizzazioni sindacali efficienti.

Già con l’«Università dei tabaccari», la categoria dei rivenditori di tabacco si costituì nella sua congregazione di mestiere.

Centinaia di anni più tardi le varie Associazioni di categoria presenti sul territorio nazionale organizzarono a Roma il 19 maggio 1903 il Congresso che sancì la nascita della «Federazione Italiana fra le Società dei Rivenditori di generi di R.R. Privative», brevemente detta «Federazione Italiana Tabaccai».

Sfogliando le pagine di Venditori di fumo è facile capire come, sin dalla sua nascita, nel corso degli anni la Federazione abbia sempre svolto una funzione di tutela degli interessi della categoria, rappresentando un gruppo numeroso e forte, la cui unione ha permesso di arginare numerosi attacchi e tentativi costanti di sottrarvi i generi di monopolio, ottenendo conquiste di grande rilievo, dando sempre prova di generosità e capacità di guardare con ottimismo al futuro.

Tra tortuosi iter legislativi, Assemblee nazionali e Convegni, fondazioni di periodici, personaggi di spicco e avvenimenti storici di rilievo, il libro scava tra le pieghe del passato, scandisce ogni singolo evento sino ad arrivare ai giorni nostri, alla vita sindacale, alle rivoluzioni tecnologiche, come quella per i terminali di ultima generazione, o agli accordi storici, come quello tra SIR, LIS e Poste Italiane, destinato a cambiare gli scenari futuri della categoria.

Come testimoniano le vicende passate in rassegna nella prima parte del volume, a firma del Direttore Generale della Federazione Stefano Bartoli, se negli anni molte lotte si sono tradotte in successi, è stato soprattutto grazie alla coesione di migliaia di tabaccai e dalle loro famiglie, da sempre al servizio dello Stato e del cittadino.

Si arriva così a tracciare il profilo di un’identità imprenditoriale che è parte stessa della storia nazionale.

I tabaccai sono vissuti e vivono nella storia dell’Italia. La loro storia è anche quella del nostro Paese, seppur vista da dietro il bancone della rivendita.

Come si legge nell’Introduzione del Presidente Nazionale FIT Giovanni Risso: «Mi sono accorto, rileggendo queste pagine, che il nostro futuro si trova nel nostro passato. Il processo di crescita e l’accumularsi di valore attorno alla rete dei tabaccai hanno seguito un percorso che è già un programma, hanno utilizzato strumenti e idee che sono quelli che ancora coltiviamo e utilizziamo. Un libro istruttivo, insomma, per noi e per gli altri. La sfida è quella di far restare quel passato nel nostro futuro. Una sfida di coerenza, rettitudine e lungimiranza. Si deve essere severi, con se stessi, ma credo di poter dire che ci siamo riusciti. Ci stiamo riuscendo. Ci riusciremo».

Venditori di fumo non è solo un libro, ma un modo di sentirsi parte di una storia collettiva, una storia che si apre al dialogo e al confronto col passato, che unisce e che permette di riscoprire le proprie radici e ritrovare così se stessi, nella consapevolezza che i nostri predecessori, spesso nostri familiari, hanno tracciato una direzione di marcia, la stessa nella quale cerchiamo di procedere.

Un libro di grande prestigio, che non può mancare nella libreria di nessun tabaccaio associato, da poter esporre con orgoglio in tabaccheria, per scoprire le proprie radici e trasmetterle alle nuove generazioni.

Un monito, che sarà utile a molti interlocutori, istituzionali e commerciali, affinché non sottovalutino mai la forza e la determinazione della categoria dei tabaccai nel raggiungere obiettivi ambiziosi.

Una storia che non è finita, ma che resta in continua evoluzione e che viene scritta quotidianamente da tutti i tabaccai, generazioni di famiglie imprenditrici e lavoratrici, ma principalmente un’unica grande famiglia.

Chi avesse piacere ad acquistarlo può scaricare il seguente modulo o scrivere a: redazione@tabaccai.it

 

 

 

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